ARNAS Brotzu e Istituto Superiore Primo Levi Uniti nella campagna di educazione alla salute e di sensibilizzazione alla donazione del sangue

Oggi, 15 febbraio, i ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore Primo Levi di Quartu S. Elena, diretto dal Prof. Massimo Siddi, dopo aver partecipato agli incontri di formazione-informazione organizzati dall’Arnas Brotzu in collaborazione con la scuola, hanno deciso di presentarsi al Centro trasfusionale dell’Azienda ospedaliera per donare il sangue.

“Sono un esempio. Un importante esempio”. Commenta la Direttrice generale dell’Arnas, Agnese Foddis. “Purtroppo la dimensione del dono appare sempre più estranea alla nostra cultura, dove l’avere domina sul dare e i rapporti umani vengono concepiti in un’ottica di mera funzionalità. Nella quotidianità quasi mai ci si sofferma a pensare alla vita come qualcosa che si è ricevuto senza dover dare niente in cambio: accade quando sopravviene un evento drammatico, come una perdita o una patologia, frangenti in cui ricevere diventa vitale”.

Nonostante questo, il contributo odierno dei giovani studenti alla causa della donazione, conferma che non mancano esperienze che vanno controcorrente, come appunto la donazione del sangue, atto di profonda solidarietà umana, comportamento volontario e gratuito, che fa appello al senso civico ed alla sensibilità di ogni persona.

“La scuola, Istituzione insostituibile per la diffusione dei valori umani e spirituali, in questo caso si è fatta fattivamente interprete dell’esigenza di diffondere tra i propri studenti il principio che donare significa salvare la vita di un altro essere umano, migliorandone le condizione e le aspettative di vita”. Commenta il Professore del Levi, Luca Urgu, donatore e, da sempre, interprete dei valori della solidarietà, che quest’oggi ha accompagnato i suoi alunni al Centro Trasfusionale.

L’azione congiunta del mondo scolastico e del Centro trasfusionale dell’ARNAS per intraprendere una adeguata e corretta formazione - informazione sta iniziando a dare i primi risultati. “Il progetto doniAmo, che individua nella fascia d’età adolescenziale e giovanile, i protagonisti privilegiati, è nato con l’intendimento di coinvolgere le scuole, secondaria di secondo grado, nel processo di sensibilizzazione sulla donazione di sangue. E’ importante stimolare il giovane, affinchè sia lui stesso fruitore e promotore di uno stile di vita improntato all'atto volontario e gratuito all'interno della sua famiglia e della comunità allargata”. Commenta Giulia Fadda, Direttore del Centro Trasfusionale dell’Arnas Brotzu.

A febbraio al Levi si è conclusa la prima fase della attività doniAmo. Dodici quinte hanno partecipato agli incontri di formazione- informazione curati dalle dott.sse Carla Pilia e Marta Grande dell’Arnas Brotzu, che hanno seguito la parte scientifica e illustrato agli studenti quanto grave sia la carenza di sangue in Sardegna, tanto da determina ritardi nelle cure dei talassemici e non solo. Il sangue, nelle sue componenti, é un farmaco non riproducibile in laboratorio e necessario in tante patologie, croniche e acute. Durante gli interventi si è posto l’accento sulla sua importanza (per esempio occorrono fino a 40 sacche per un trapianto) e sul fondamentale valore che riveste l’azione di sdraiarsi su un lettino per 20 minuti, allungare i braccio e veder riempire una sacca.

Cagliari15.2.24