Don Fabrizio Pibiri è il nuovo Cappellano dell’ospedale Businco

Era gremita la cappella dell’Ospedale Businco, lunedì pomeriggio 2 ottobre, per una circostanza speciale: la messa celebrata dall’Arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi in occasione dell’inizio del servizio di don Fabrizio Pibiri, nuovo assistente religioso della struttura sanitaria che, con l’ospedale San Michele, costituisce l’Arnas G. Brotzu.
A dargli il benvenuto e a ringraziarlo è stato il Direttore generale Agnese Foddis, accompagnata dal Direttore amministrativo Ennio Filigheddu e dalla dottoressa Maria Teresa Addis, Direttore medico dell’ospedale Businco.

«Il compito di Don Fabrizio non sarà facile, ma tutti noi siamo sicuri che lo porterà avanti con devozione e sensibilità, consapevole di quale grande importanza abbiano gesti e parole di vicinanza per chi soffre». Sono le parole con cui Agnese Foddis ha accolto Don Fabrizio, che ricoprirà il ruolo di cappellano responsabile del Servizio di assistenza religiosa e spirituale ai malati dell’ospedale Businco.

Classe 1967, è stato ordinato sacerdote nel 1997. Ha ricoperto l’incarico di parroco di Ballao per 14 anni e, successivamente, ha proseguito il suo ministero pastorale a Donori per altri 12 anni.
Lunedì pomeriggio, durante la cerimonia, ha ricevuto la gratitudine e gli auguri dei parrocchiani della cittadina del Parteolla attraverso le sentite parole del sindaco, Maurizio Meloni. Sostegno e stima anche dalla prima cittadina di Guasila, Paola Casula, il centro della Trexenta dove Don Fabrizio ha trascorso l’infanzia.

Circondato dai sacerdoti amici che conosce da anni e che hanno voluto essere presenti alla cerimonia, Don Fabrizio ha ringraziato i presenti per il sostegno con un appassionato discorso: «Da oggi inizio una nuova vita, non sarà facile, ma una grande speranza mi sostiene. È l’inizio di una nuova sfida. Un ringraziamento a Monsignor Baturi per la fiducia che mi ha mostrato chiamandomi a lavorare in questo santuario di sofferenza e speranza».
Parole che hanno avuto un effetto confortante nei pazienti presenti alla messa. Parole che raccontano di vicinanza, di grande sensibilità per il dolore e per quanti soffrono a causa della solitudine. Proprio quella solitudine più volte richiamata dall’Arcivescovo Baturi nella sua omelia e di cui ha voluto evidenziare la pericolosità per l’uomo, a maggior ragione quando aggredisce chi è debole, perché malato.

Il compito di Don Fabrizio sarà proprio accogliere tutti coloro che chiederanno l’assistenza per donare ascolto e speranza perché, come ha tenuto a sottolineare nel suo discorso, «ogni giorno è ricominciare». Ai familiari e ai pazienti dell’ospedale Oncologico Businco si è rivolto il cappellano con un abbraccio virtuale, accompagnato dalle rassicuranti parole: «Sono qui per voi e con voi».

Cagliari 03.10.2023