Mammografia con mezzo di contrasto Uno strumento rivoluzionario per la lotta contro la patologia oncologica mammaria

Il tempo, in certi casi, è vitale: il caso della signora P.G., 65 anni, operata all’ospedale Businco dell’Arnas Brotzu per tumore ad entrambi i seni, ne è un esempio.

Tutto ha avuto inizio durante la periodiche visite di controllo a cui gli ex malati oncologici devono sottoporsi. E’ in quell’occasione che la signora sente pronunciare le parole che non avrebbe mai più voluto udire: “abbiamo un dubbio ad un seno”.

Ma, rispetto alla precedente esperienza, questa volta la signora può contare su una tecnologia che rivoluziona la diagnostica, accorciando i tempi: il mammografo con il liquido di contrasto, grazie al quale, in pochi giorni, P.G. scopre che la recidiva è presente in entrambe le mammelle.

Una procedura snella e veloce che ha consentito agli operatori sanitari di intervenire prontamente sul caso.
Si tratta di una tecnologia mammografica rivoluzionaria, finanziata grazie alla raccolta fondi ideata e coordinata da Palazzo Doglio e Summer Mode con il supporto di Sinergia Femminile ed il gruppo Abbracciamo un Sogno, operativa presso la Radiologia dell’ospedale Businco, Arnas Brotzu di Cagliari. Il mammografo, acquistato grazie anche al grande supporto della cittadinanza è uno strumento fondamentale per il sostegno del benessere e la salvaguardia della salute delle donne in Sardegna.
Il tumore della mammella è quello più frequentemente diagnosticato nelle donne grazie anche allo screening mammografico che si è dimostrato efficace nell’individuare il tumore al seno in una fase precoce e nel ridurre la mortalità. Tuttavia, circa il 20% dei tumori mammari non viene diagnosticata dalla mammografia convenzionale a causa di limiti insiti alla metodica.

Le due principali limitazioni della mammografia sono la ridotta sensibilità nei “seni densi” che potrebbero mascherare delle lesioni dando dei reperti falsi negativi (non rilevando il tumore) e una percentuale di falsi positivi (rilevando il tumore dove non c'è) dovuta alla sovrapposizione dei tessuti e che necessitano di ulteriori accertamenti.

Per superare parte di questi limiti l’Arnas Brotzu di Cagliari mette a disposizione, previa valutazione Radiologica e Chirurgica dei casi, la mammografia con mezzo di contrasto, generalmente indicata come CEM: Contrast-Enhanced Mammography, un esame di secondo livello, recentemente inserito nel nomenclatore regionale.

La CEM è una metodica sempre più diffusa, che combina le informazioni morfologiche della mammografia digitale con le informazioni funzionali grazie all’utilizzo del mezzo di contrasto iodato, iniettato per via endovenosa. Consente la valutazione della neoangiogenesi tumorale, analogamente a quanto avviene con la risonanza magnetica (RM) con mezzo di contrasto paramagnetico endovenoso.

Altro aspetto da sottolineare, non secondario, la CEM secondo letteratura, ha mostrato performance diagnostiche paragonabili alla RM, ma a costi inferiori. A ciò si aggiunga che è più confortevole per la donna in quanto può essere eseguita in tempi più brevi rispetto alla RM ed è possibile eseguirla anche nei casi con controindicazioni alla RM.

L'equipe senologica, composta da Medici Radiologi, TSRM, e Infermieri dei presidi ospedalieri San Michele e A. Businco, ha eseguito le prime mammografie con mezzo di contrasto sul nuovo mammografo risolvendo, alcuni casi di difficile interpretazione e facilitando i successivi step diagnostico terapeutici.

La prospettiva è quella di poter implementare ulteriormente le competenze dell'equipe senologica e la tecnologia a disposizione, permettendo l'esecuzione di biopsie su guida CEM, acquisendo il modulo specifico denominato Tomo-Biopsy.

Cagliari 16.11.23