Il Percorso Codice Rosa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Nel giardino del¬l’o¬spe¬da¬le San Michele dell’Arnas Brotzu, in oc¬ca¬sio¬ne del¬la Gior¬na¬ta In¬ter¬na¬zio¬na¬le con¬tro la vio¬len¬za sul¬le don¬ne che si ce¬le¬bra il 25 no¬vem¬bre, ha trovato posto una panchina di color. A verniciarla uomini che, quotidianamente, vivono, studiano e lavorano a fianco alle donne. Padri, fratelli, figli, colleghi che hanno voluto manifestare la propria opposizione alla violenza di genere dando vita, simbolicamente, ad un po¬sto oc¬cu¬pa¬to da una don¬na che non c’è più per¬ché por¬ta¬ta via dal¬la vio¬len¬za.

“Abbiamo accolto con entusiasmo la volontà di una rappresentanza, tutta al maschile, delle categorie di lavoratori della nostra Azienda, di poter testimoniare attraverso questo gesto simbolico, la propria contrarietà ad ogni for¬ma di vio¬len¬za di ge¬ne¬re. Un chiaro segnale da parte dei colleghi che, ogni giorno si adoperano affinchè l’ARNAS G. Brotzu svolga la propria funzione sociosanitaria, non dimenticando mai di sostenere tutte le forme di solidarietà contro il sopruso, è un segnale di incoraggiamento per tutte noi”. Commenta la Direttrice Generale Agnese Foddis.

D’altronde presso l’ARNAS è attivo da tempo un percorso assistenziale per le vittime di violenza, il “Percorso Codice Rosa” che, quest’anno, è stato sottoposto ad una revisione grazie al lavoro di diversi specialisti (medici, infermieri, psicologhe).

Si tratta di uno strumento di aiuto dedicato alle donne e ai minori il cui scopo è offrire il miglior percorso di cura e assistenza alla persona vittima di violenza. Garantisce alla vittima che accede al Pronto Soccorso, ed eventualmente a altre strutture aziendali, un percorso di accoglienza e assistenza protetta. Fornisce riferimenti chiari e univoci a tutti gli attori coinvolti circa fasi, tempi, modalità, tipologia di interventi, responsabilità, obblighi normativi e legislativi. Inoltre assicura una tempestiva e corretta acquisizione di fonti di prova sui soggetti presunti vittima di reati sessuali e una loro adeguata presa in carico, favorendo l’emergere di situazioni di violenza, in particolare della violenza di genere e sui minori.
Il percorso incoraggia la formazione del personale sanitario sul tema della violenza aumentando le competenze professionali e relazionali, incrementando la capacità di cogliere i segni/segnali nascosti della violenza subita, garantendo agli operatori uno spazio di confronto, riflessione e verifica. Infine rappresenta un’ulteriore garanzia a favore dell’integrazione ospedale-territorio.

L’ARNAS Brotzu, il cui organico conta 2990 dipendenti, di cui 1955 sono donne, durante le due sere del 24 e del 25 no¬vem¬bre, in ricordo delle tante vittime, ha deciso di illuminare di rosso gli edifici dei presidi San Michele e Businco.
La violenza contro donne e ragazze rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.
Il Percorso Codice Rosa è uno degli strumenti indispensabili per iniziare ad infrangere questo orribile tabù.