Obesity Day 10 ottobre 2019 | Torna l’appuntamento per la sensibilizzazione contro obesità e sovrappeso.

Obesity Day 2019 AOBrotzu

Obesity Day
10 ottobre 2019 | Torna l’appuntamento per la sensibilizzazione contro obesità e sovrappeso.



La mortalità originata dall’eccesso di peso rappresenta un serio problema di salute pubblica in Europa, dove circa il 7,7% di tutte le cause di morte è legato a questa condizione.
L’obesità, infatti, provoca l’insorgenza di molti disturbi potenzialmente letali, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2 e l’insufficienza respiratoria.

Giovedì 10 Ottobre OBESITY open DAY negli ambulatori esterni dell’AOB a partire dalle ore 08.30 sino alle ore 14.00.

Anche quest’anno il Centro di Chirurgia dell’Obesità mette a disposizione i suoi medici e tutto il personale per visite mediche gratuite, valutazioni dietologiche o semplici informazioni per tutti gli interessati, e per coloro che sentono di aver bisogno di aiuto nell’ambito dell’alimentazione, senza bisogno di prenotazioni.

UN’EPIDEMIA SU SCALA MONDIALE
11 milioni gli italiani sovrappeso, i bambini italiani detengono il primato europeo per eccesso di peso. La Sardegna si pone su valori intermedi, più vicini al Centro che al Sud.
Oltre il 20% dei nostri ragazzi sono in sovrappeso ed oltre l'8% sono già obesi in età infantile.
Ciò significa che l’Obesità è ormai una vera e propria epidemia mondiale, tanto da preoccupare non solo il mondo medico scientifico, ma anche i responsabili della salute pubblica. Sembrerebbe che i costi diretti per l’obesità in Italia siano pari a 22,8 miliardi di euro ogni anno e che il 64% di tale cifra venga speso per ospedalizzazione.

Nonostante ciò, l’Obesità è una malattia cronica, sottovalutata fino a qualche anno fa ed ancora poco curata. L’opinione pubblica ed anche parte del mondo medico hanno una visione superficiale del problema. È ripetitivo ma necessario riaffermare che l’Obesità é una malattia e come tale necessita di interventi e di team formati e ben strutturati.
Per capire la gravità del fenomeno basta pensare che le morti complessive per patologie correlate all'obesità hanno superato quelle legate alla malnutrizione.

AL BROTZU UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER L’OBESITA’
Nell’AOB da cinque anni è presente il Centro di Chirurgia dell’Obesità che prende in carico i pazienti obesi a 360 gradi.

Il Centro infatti si basa sul lavoro di un team multidisciplinare che comprende chirurgo-nutrizionista-dietista-psicologo che insieme si occupano della diagnosi e terapia dell’obesità.

Gli ultimi anni è stato registrato un netto incremento dei pazienti presi in carico dal Centro di Chirurgia dell’Obesità del AOB. Più di 5000 visite all’anno e più di 200 interventi chirurgici/anno per obesità. Per il quinto anno consecutivo la Chirurgia dell'Obesità del AO Brotzu è stata riconosciuta come “Centro d’Eccellenza Nazionale” dalla SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità), unico in Sardegna

EFFETTI DELL’OBESITÀ SULLA SALUTE
La situazione nutrizionale e le abitudini alimentari hanno un impatto considerevole sulla salute di una popolazione. Un’alimentazione ipercalorica e sbilanciata e il conseguente eccesso di peso favoriscono l’insorgenza di numerose patologie e aggravano le patologie preesistenti, riducendo la durata della vita e peggiorandone la qualità.
L’OMS stima che a livello globale circa 3,4 milioni di adulti muoiono all’anno per cause correlate all’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità).

Si stima che il 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro sono attribuibili all’eccesso ponderale.
Per quanto riguarda i tumori il World Cancer Research Fund International documenta la relazione causale tra eccesso ponderale e 7 forme di cancro: esofago, pancreas, colecisti, colon-retto, mammella (post-menopausa), endometrio e rene.

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha stimato che una persona gravemente obesa perde in media 8-10 anni di vita, quanto un fumatore. Ogni 15 kg di peso in eccesso il rischio di morte prematura aumenta del 30%. Bambini con almeno un genitore obeso hanno una probabilità 3-4 volte maggiore di essere obesi: la causa è in parte genetica (rendendo gli individui ancora più vulnerabili in un contesto obesogenico) e in gran parte è dovuta al fatto che i bambini acquisiscono gli stili di vita dei genitori (dieta poco salutare e vita sedentaria).

In Italia l’eccesso di peso è il quarto fattore più importante per la morte prematura e gli anni vissuti in disabilità.


ALIMENTAZIONE E MOVIMENTO
Per invertire la pericolosa tendenza alla sedentarietà ed all’aumento di peso basta utilizzare quotidianamente due armi straordinariamente efficaci e alla portata di tutti: Corretta alimentazione e movimento.
Le regole di una sana alimentazione sono poche e semplici: non mangiare troppo, mangiare soprattutto frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), poi pasta, riso e pane (meglio se integrali) o altri cereali e tuberi (tra cui le patate) o i legumi. La carne va bene solo in quantità molto moderate (non più di 2 volte alla settimana), da evitare o ridurre al minimo è la quantità di carni conservate (salame, speck, scatolame ecc). Il pesce è consigliato 2 volte alla settimana.

Formaggi ed uova sono da mangiare al posto della carne e non in aggiunta ad essa. Il consumo di dolci (molto meglio se fatti in casa) dovrebbe essere contenuto e riservato ai pranzi speciali. Condire con olio di oliva e poco sale. Da evitare completamente sono i cibi spazzatura (prodotti industriali con molte calorie e pochi nutrienti) e le bevande zuccherate.

Per il mantenimento del peso è raccomandato associare alla sana alimentazione una regolare attività fisica (almeno 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni oppure almeno 20 minuti di attività intensa per almeno 3 giorni alla settimana – vedi scheda su attività fisica).

È tuttavia importante essere consapevoli che l’eccesso ponderale è innanzitutto un problema di alimentazione. La quantità di calorie consumate grazie ai livelli di attività fisica raccomandati non sono sufficienti a controbilanciare una dieta ipercalorica (in 30 minuti di cammino si consumano circa 150 kcal; una lattina di bevanda zuccherata tipo Cocacola contiene circa 140 kcal, 100 gr di alcune barrette snack contengono fino a 500 kcal).

Le 10 cose da fare per una giusta dieta: Scarica il decalogo