Ogni anno il 17 novembre il mondo si illumina di viola in occasione della Giornata della Prematurità, World Prematurity Day.
Anche l’ARNAS G. Brotzu partecipa alla celebrazione illuminando la facciata dell’Ospedale San Michele di questo colore, nei giorni: 15, 16 e 17 novembre.
La luce, che si accenderà sui monumenti delle più grandi città del mondo e sugli ospedali, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità.
Si tratta di bambini svantaggiati, nati prima della 37esima settimana di gestazione, piccoli e fragili, che cominciano la loro vita in salita perché hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione. Da subito necessitano di terapie intensive neonatali adeguate poiché non hanno ancora maturato del tutto organi e apparati e non sono ancora capaci di adattarsi alla vita fuori dal grembo materno.
Nel Mondo un neonato ogni 10 nasce pretermine (o prematuro), quindi oltre 13 milioni di bambini in un anno nel Mondo. In Italia sono circa 25 mila, un numero importante con conseguente un impegno di cure e di spesa sanitaria nazionale.
Il claim lanciato quest’anno da EFCNI (European Foundation for the Care of Newborn Infants) e dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) è “Accesso a cure di qualità ovunque!”
Il neonato prematuro al momento della nascita, presenta organi e apparati che possono essere non ancora completamente sviluppati e quindi il bambino può non essere ancora pronto ad adattarsi in maniera autonoma alla vita post natale. Ha necessità di assistenza e di cure dedicate nei reparti di Patologia Neonatale e di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), con personale medico ed infermieristico altamente specializzato e con le più moderne attrezzature.
Un processo di cura delicato che necessita della vicinanza dei genitori dei piccoli pazienti, parte integrante del percorso di crescita e di sviluppo e che devono perciò essere supportati e sostenuti nella costruzione della relazione affettiva e nella promozione dell’allattamento materno, anche quando i neonati sono ricoverati nelle TIN.
Nei centri di primo livello vengono assistiti i neonati pretermine dalle 34 settimane di gestazione in poi, ma al di sotto di questa età gestazionale sono necessarie cure di tipo intensivo e il trasferimento in una TIN.
In Sardegna, non essendo ancora attivo il Sistema di Trasporto Neonatale (STEN), questo trasferimento attualmente, avviene ad opera dei centri di primo livello.
Considerato il ventaglio di necessità e criticità connesse alla Prematurità anche specifiche della realtà sia italiana che sarda, la Struttura di Neonatologia dell’ARNAS G. Brotzu aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa a livello Mondiale, ribadendo che ogni bambino, indipendentemente da dove nasce, ha diritto alle migliori cure possibili, con la vicinanza della sua famiglia.