Prima donazione di midollo osseo in Ucraina

foto equipe CT
Nella foto il personale della SC Immunoematologia e Centro Trasfusionale dell'Arnas G.Brotzu diretta dalla Dr.ssa Giulia Fadda, la Dr.ssa Francesca Murgia medico del CT, l'infermiera Donatella Floris con il personale dell'Ematologia e CTMO, la Dr.ssa Marianna Greco Responsabile del Laboratorio e il Tecnico di Laboratorio Massimo Orrù.


A fine settembre un prelievo di cellule staminali emopoietiche è stato eseguito presso l'Ematologia e CTMO ( Istituto dei Tessuti) dell’Arnas Brotzu di Cagliari diretto da prof. La Nasa. La procedura è stata effettuata, con successo, grazie a una donatrice volontaria sarda. Tutto nella norma, se non fosse che il midollo, una volta prelevato è stato trasportato e consegnato a Kiev per un trapianto di cellule staminali emopoietiche su un paziente ucraino.
Una storia a lieto fine che racconta quanto gli atti di solidarietà riescano a superare anche la barriera della guerra, ristabilendo il senso di umanità che i conflitti annichiliscono. Tutto ha avuto inizio nei mesi estivi quando, dall’Ukrainian Bone Marrow Donor Registry, era partita una richiesta per una persona bisognosa di un trapianto di midollo che non aveva trovato un donatore compatibile tra i propri familiari.
La ricerca è stata estesa a livello mondiale e la compatibilità era stata riscontrata dal Registro italiano donatori midollo osseo (IBMDR) in una donna afferente al Registro regionale della Sardegna, una delle regioni con il tasso di donazione più alto in Italia.
A quel punto il Centro donatori dell’Ospedale Binaghi della ASL di Cagliari ha verificato la disponibilità della donatrice, certificato il suo buon stato di salute e, grazie al consenso confermato dalla donna, è stato possibile procedere al prelievo.
La sacca contenente le cellule salva-vita, preparata dall’Istituto dei tessuti dell’Ospedale Businco dell’Arnas Brotzu di Cagliari, è stata consegnata a un primo corriere del gruppo Time matters che l’ha scortata fino al checkpoint di Medyka-Shehyni, sul confine tra Polonia e Ucraina. Lì un secondo corriere inviato dal Registro ucraino l’ha presa in carico e l’ha recapitata all’Ospedale Okhmatdyt di Kiev, dove è stato effettuato il trapianto di midollo.