Obesity Day 2018

Obesity day 2018
Obesity Day 2018
Quest’anno la sensibilizzazione è anche contro lo stigma sociale

Il Centro di Chirurgia Bariatrica dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu, diretto dal Dr. Roberto Moroni, che come di consueto partecipa attivamente alle iniziative di sensibilizzazione sull’obesità, è l’unico centro specialistico accreditato in Sardegna per la chirurgia dell’obesità e ha già ottenuto al livello nazionale il riconoscimento di Centro di Eccellenza da parte della SICOB (Società Italiana per la Chirurgia dell’Obesità).

La mortalità originata dall’eccesso di peso rappresenta un serio problema di salute pubblica in Europa, dove circa il 7,7% di tutte le cause di morte è legato a questa condizione.
L’obesità, infatti, provoca l’insorgenza di molti disturbi potenzialmente letali, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2 e l’insufficienza respiratoria.

UN’EPIDEMIA SU SCALA MONDIALE
11 milioni gli italiani sovrappeso, i bambini italiani detengono il primato europeo per eccesso di peso. La Sardegna si pone su valori intermedi, più vicini al Centro che al Sud.
Oltre il 20% dei nostri ragazzi sono in sovrappeso ed oltre l'8% sono già obesi in età infantile.
Ciò significa che l’Obesità è ormai una vera e propria epidemia mondiale, tanto da preoccupare non solo il mondo medico scientifico, ma anche i responsabili della salute pubblica. Sembrerebbe che i costi diretti per l’obesità in Italia siano pari a 22,8 miliardi di euro ogni anno e che il 64% di tale cifra venga speso per ospedalizzazione.

Nonostante ciò, l’Obesità è una malattia cronica, sottovalutata fino a qualche anno fa ed ancora poco curata. L’opinione pubblica ed anche parte del mondo medico hanno una visione superficiale del problema. È ripetitivo ma necessario riaffermare che l’Obesità é una malattia e come tale necessita di interventi e di team formati e ben strutturati.
Per capire la gravità del fenomeno basta pensare che le morti complessive per patologie correlate all'obesità hanno superato quelle legate alla malnutrizione.

AL BROTZU UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER L’OBESITA’
Il Centro di Chirurgia Bariatrica è attivo all’AO Brotzu da alcuni anni. E’ l’unico centro specialistico accreditato in Sardegna per la chirurgia dell’obesità e ha già ottenuto al livello nazionale il riconoscimento di Centro di Eccellenza da parte della SICOB (Società Italiana per la Chirurgia dell’Obesità).

L’equipe, coordinata dal Dott. Roberto Moroni (vice Presidente della SICOB) si avvale della collaborazione di altri due chirurghi (Giovanni Fantola e Valentino Cabras) del dietologo/endocrinologo Stefano Pintus e dello psicologo Carlo Sollai. Il gruppo segue in modo multidisciplinare i pazienti accompagnandoli nel percorso educativo e nutrizionale che ha come tappa l’intervento bariatrico ma che continua poi successivamente per prevenire la ripresa del peso e l’insorgenza di carenze nutrizionali specifiche.

Il percorso è fatto di consulenze individuali (varie migliaia all’anno) ma anche di incontri collettivi e di iniziative pubbliche per diffondere una corretta cultura del cibo e le regole per il mantenimento del peso per evitare le patologie correlate all’obesità (tumori, ipertensione, diabete, patologie articolari, muscolari, malattie cardiovascolari).
Le visite nutrizionali sono disponibili anche per i soggetti non candidabili alla chirurgia per motivi specifici o perché non obesi oltre i limiti stabiliti per l’intervento, nonché per i pazienti che hanno subito danni all’apparato digerente (es. gastroresecati).

EFFETTI DELL’OBESITÀ SULLA SALUTE
La situazione nutrizionale e le abitudini alimentari hanno un impatto considerevole sulla salute di una popolazione. Un’alimentazione ipercalorica e sbilanciata e il conseguente eccesso di peso favoriscono l’insorgenza di numerose patologie e aggravano le patologie preesistenti, riducendo la durata della vita e peggiorandone la qualità.
L’OMS stima che a livello globale circa 3,4 milioni di adulti muoiono all’anno per cause correlate all’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità). Si stima che il 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro sono attribuibili all’eccesso ponderale.
Per quanto riguarda i tumori il World Cancer Research Fund International documenta la relazione causale tra eccesso ponderale e 7 forme di cancro: esofago, pancreas, colecisti, colon-retto, mammella (post-menopausa), endometrio e rene.
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha stimato che una persona gravemente obesa perde in media 8-10 anni di vita, quanto un fumatore. Ogni 15 kg di peso in eccesso il rischio di morte prematura aumenta del 30%. Bambini con almeno un genitore obeso hanno una probabilità 3-4 volte maggiore di essere obesi: la causa è in parte genetica (rendendo gli individui ancora più vulnerabili in un contesto obesogenico) e in gran parte è dovuta al fatto che i bambini acquisiscono gli stili di vita dei genitori (dieta poco salutare e vita sedentaria).
In Italia l’eccesso di peso è il quarto fattore più importante per la morte prematura e gli anni vissuti in disabilità.


COMBATTERE LE STIGMATIZZAZIONI
Gli ultimi studi hanno dimostrato che l’obesità è una malattia da affrontare in maniera integrata tenendo conto che si tratta di una patologia epidemica. Gli interventi di prevenzione, fino ad ora, si sono dimostrati inefficaci perché basati sul paradigma della responsabilità personale.

In questa ottica il soggetto ingrassa perché non rispetta le regole. Al contrario gli esperti sono concordi sul fatto che l’obesità è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali.

In molti casi, purtroppo, la persona con obesità è anche vittima di stigma sociale e mediatico che finisce per condizionare la propria qualità di vita.

La stigmatizzazione è il fenomeno sociale che attribuisce una connotazione negativa a un membro (o a un gruppo) della comunità in modo da declassarlo a un livello inferiore. La parola stigma viene usata come sinonimo di marchio, segno distintivo, in riferimento alla disapprovazione sociale di alcune caratteristiche personali.


ALIMENTAZIONE E MOVIMENTO: le armi più efficaci contro il sovrappeso
Per invertire la pericolosa tendenza alla sedentarietà ed all’aumento di peso basta utilizzare quotidianamente due armi straordinariamente efficaci e alla portata di tutti: Corretta alimentazione e movimento.
Le regole di una sana alimentazione sono poche e semplici: non mangiare troppo, mangiare soprattutto frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno), poi pasta, riso e pane (meglio se integrali) o altri cereali e tuberi (tra cui le patate) o i legumi. La carne va bene solo in quantità molto moderate (non più di 2 volte alla settimana), da evitare o ridurre al minimo è la quantità di carni conservate (salame, speck, scatolame ecc). Il pesce è consigliato 2 volte alla settimana. Formaggi ed uova sono da mangiare al posto della carne e non in aggiunta ad essa. Il consumo di dolci (molto meglio se fatti in casa) dovrebbe essere contenuto e riservato ai pranzi speciali. Condire con olio di oliva e poco sale. Da evitare completamente sono i cibi spazzatura (prodotti industriali con molte calorie e pochi nutrienti) e le bevande zuccherate.
Per il mantenimento del peso è raccomandato associare alla sana alimentazione una regolare attività fisica (almeno 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni oppure almeno 20 minuti di attività intensa per almeno 3 giorni alla settimana – vedi scheda su attività fisica). È tuttavia importante essere consapevoli che l’eccesso ponderale è innanzitutto un problema di alimentazione. La quantità di calorie consumate grazie ai livelli di attività fisica raccomandati non sono sufficienti a controbilanciare una dieta ipercalorica (in 30 minuti di cammino si consumano circa 150 kcal; una lattina di bevanda zuccherata tipo Cocacola contiene circa 140 kcal, 100 gr di alcune barrette snack contengono fino a 500 kcal).


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