Duecento nuovi libri per i piccoli pazienti del Brotzu

Una biblioteca nella scuola dell'ospedale Brotzu. Duecento libri nuovi di zecca acquistati grazie al ricavato dalla vendita all'asta di 40 fotografie di Giovanni Marrozzini che ha dato vita al progetto Parolamia, un'iniziativa culturale che si fonda sul baratto. L'idea di portare i libri alla scuola del reparto, diretto da Maurizio Zanda, è nata dalla collaborazione tra un'insegnante, Marianna Cadeddu, 37 anni, di Oristano, e Claudia Locci, impiegata del Museo del carbone di Serbariu e appassionata di fotografia. Le due donne si sono messe in contatto con il fotografo, e il progetto ha preso forma.
«I duecento libri sono arrivati martedì», racconta l'insegnante. «La donazione arricchisce l'offerta della scuola in ospedale (che fa capo all'istituto comprensivo Giusy Devinu di Mulinu Becciu, dirigente scolastico professor Roberto Bernardini) e farà in modo che i ragazzi presenti nella struttura possano avvantaggiarsi di questo servizio e godere della lettura. Spesso, fortunatamente, sono ricoverati qui solo temporaneamente, ma in alcuni casi purtroppo la loro degenza dura a lungo. Siamo felici di mettere a loro disposizione dei testi nuovi e avvincenti che ho scelto personalmente su una bibliografia proposta dalla Hoepli: dai grandi classici rivisitati per ragazzi ai nuovi romanzi d'avventura». La scuola dell'ospedale Brotzu permette di continuare il percorso scolastico tra le corsie dell'ospedale: è attiva nel reparto da diciassette anni e costituisce un modo per proseguire'insegnamento, pur nella malattia, contribuendo a tener vivo il collegamento con la scuola, i docenti e i compagni di classe: eliminando le barriere.

Unione Sarda 011 Aprile 2018