A Cagliari convegno sulla Mars

La Mars (Molecular Adsorbent Recirculating System) come terapia di supporto epatico per stabilizzare il paziente affetto da insufficienza epatica in attesa del recupero funzionale o di trapianto di fegato.

Di questo si parlerà in un convegno che si svolgerà il 29 giugno a partire dalle 15.30 al T-Hotel che avrà come tema "Mars: evoluzione nel trattamento della insufficienza epatica".

Interverranno tra gli altri Maria Rosaria Piras, direttore della Struttura semplice dipartimentale Coordinamento Trapianti di Fegato dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, e Faouzi Saliba, dell’Hopital Paul di Villejuf (Francia).

L’introduzione nella pratica clinica della metodica Mars costituisce un notevole progresso nel trattamento della insufficienza epatica di differente etiologia poiché, oltre alla terapia medica in uso, con Mars il clinico può attuare una terapia sostitutiva della funzione detossificante del fegato con miglioramento prognostico della ripresa funzionale.

La metodica Mars utilizza un circuito extracoroporeo, che provvede alla rimozione delle tossine legate all’albumina (dialisi albuminica) e di quelle idrosolubili (emodialisi) che vengono prodotte dall’insufficienza epatica senza agire sulle sostanze essenziali e sulle proteine, permette inoltre la stabilizzazione emodinamica, dell’equilibrio acido-base, idrico ed elettrolitico, l’assestamento dei livelli di glucosio e lattati.

L’efficacia della Mars nel sostituire la funzione detossificante epatica è comprovata dai risultati ottenuti su oltre 40.000 trattamenti effettuati in 30 Paesi su pazienti affetti da varie forme di insufficienza epatica e da quanto riportato in oltre 300 lavori pubblicati nella letteratura internazionale.

L’acquisizione della metodica Mars all’Ospedale Brotzu rappresenta un rilevante progresso nella gestione ottimale del paziente affetto da insufficienza epatica sia acuta sia come "bridge" al trapianto di fegato potendo anche in alcuni casi consentire la ripresa funzionale dell’organo, sia nell’insufficienza epatica cronica riacutizzata (acuto su cronico), del paziente con non funzione primaria o ritardata del fegato trapiantato e di quello sottoposto a chirurgia resettiva epatica maggiore.
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